Grande innovazione per l’edilizia con l’architettura meteorosensibile
La natura ha molto da insegnarci. L’uomo, con il passare del tempo, sta imparando a cogliere i suoi segnali, ad imitarla e ad accettare i suoi “consigli”.
“Biomimicry”, è questo il nome della nuova architettura innovativa.
Ne abbiamo chiari esempi a Milano, Amsterdam, Merlbourne e Dubai. In ogni città, adesso, si punta ad inquinare meno, senza rinunciare però, alle comodità indispensabili offerte dall’energia.
L’architettura biomimetica è il punto d’incontro fra tecnologia e biologia.
Designer, architetti, ingegneri e semplici inventori, tutti si ispirano a madre natura per poter trovare la soluzione migliore al proprio problema. Come sosteneva Einstein “tutto ciò che la tua mente può immaginare, è già stata creato dalla Terra”.
Pensiamo ad esempio alla grande invenzione del Maestro, Leonardo da Vinci. La Macchina Volante (l’antenato dell’odierno aeroplano), è stato costruito ispirandosi proprio a ciò che la natura aveva da offrire, cioè al volo degli uccelli.
Altro esempio eclatante di biomimetica è stato dato dal celebre George de Mestral. L’inventore della chiusura a velcro si è ispirato ai piccoli fiori che trovò attaccati ai suoi vestiti, di ritorno da una passeggiata in montagna.
E’ strano come invenzioni tanto semplici quanto utili, si possano ritrovare nella vita di tutti i giorni, non è vero?
Per quanto riguarda la bioedilizia, sono sicuramente da citare i grandi progetti di Mick Pearce, importante architetto originario dello Zimbawe.
Gli edifici progettati da Pearce sono stati ispirati ai termitai africani, in modo da risparmiare molta energia dovuta dall’utilizzo di aria condizionata ed impianti di riscaldamento, essendo gli edifici autosufficienti riguardo questi due punti. In questo modo, quindi, è possibile utilizzare addirittura fino al 30% di energia elettrica in meno.
Passeggiando per le vie di Milano invece, possiamo ammirare il Bosco Verticale, il magnifico complesso residenziale progettato dallo Studio Boeri. Utilizzato con i più nuovi e moderni materiali che la bioedilizia possa offrire, il Bosco Verticale è un complesso strabiliante, sia dal punto di vista estetico, che da quello funzionale. Sono infatti presenti più di duemila specie diverse di piante e vegetali nei due palazzi del complesso. Questo permette sia di purificare l’aria di una grande città inquinata come Milano, sia di portare avanti un progetto di riforestazione urbana, progetto importante ed ambizioso.
Infine, passando in un’altra delle più importanti capitali Europee, possiamo ammirare i due padiglioni metereosensitive, in mostra permanente presso il Centre Pompidou di Parigi. I due progetti intendono mimare i meccanismi biologici della natura quando vengono trasferiti al mondo artificiale.
Il padiglione Pashygroskin è costruito interamente di abete rosso, suddiviso in 28 riquadri con un foro centrale che permette di illuminare tutta la struttura, attraverso la luce filtrata dall’esterno. La cosa strabiliante è che tutta la costruzione è regolata senza l’utilizzo di controlli meccanici, ma solamente dalle proprietà naturali dell’opera.
Il nostro pianeta ci manda dei segnali, risolve i nostri problemi per permetterci di vivere meglio. Fortunatamente, con il passare del tempo, stiamo imparando a coglierli uno ad uno e ad avvicinarci lentamente alla via del futuro.