DURC per lavori privati in edilizia: chi e quando va richiesto, periodo di validità e procedure
Cosa è il DURC?
Il DURC, acronimo di Documento Unico di Regolarità Contributiva, è un’attestazione attraverso la quale le imprese dichiarano il corretto versamento di tutti i contributi INPS, INAIL e Casse Edili.
Il DURC Viene rilasciato su richiesta dagli Enti citati e su di esso sono riportati tutti i principali dati anagrafici aziendali, nonché i numeri di iscrizione agli Enti Previdenziali.
Fin dal 2002, data di introduzione, il DURC è sempre obbligatorio per accedere agli appalti pubblici, per la successiva gestione di lavori per aziende pubbliche, per essere iscritti agli Albi Fornitori, per ottenere l’attestazione SOA e per potere svolgere molti lavori edili.
Tuttavia, esso è necessario anche per svolgere alcuni lavori privati in edilizia, trattandosi anche di uno dei documenti da allegare al Piano di Lavoro Operativo.
Quando è necessario il DURC per i lavori di edilizia privata?
Vediamo ora quando sussiste l’obbligo del DURC per i lavori privati, cioé tutte quelle opere che vengono realizzate per le aziende private ed i cittadini. Quando i lavori da svolgere sono soggetti al rilascio di autorizzazione comunale (direttive del 2017), ed in particolare DIA, SCIA e successive, l’impresa che esegue i lavori ha sempre l’obbligo di mostrare il DURC.
La ditta ha inoltre il dovere di richiederlo ad eventuali subappaltatori che operano nel medesimo cantiere per verificare la regolarità contributiva prima di effettuare i pagamenti.
In conclusione, il DURC è indispensabile ogni qual volta sia necessario presentare comunicazione al Comune per effettuare lavori di manutenzione straordinaria, restauro o risanamento. L’obbligo del DURC per i lavori privati, viene quindi a mancare solamente per le opere in edilizia libera, come la manutenzione ordinaria e l’abbattimento di barriere architettoniche, solo se svolte senza successiva realizzazione di rampe.
Quando non è necessario il DURC per i lavori di edilizia privata?
Alcuni esempi di lavori privati in edilizia per i quali non è necessario il DURC sono la tinteggiatura delle facciate esterne, la sostituzione dei serramenti o la riparazione di ringhiere e grondaie. Al contrario, per eseguire lavori come la ristrutturazione (i bonus del 2017) del bagno o l’ampliamento di un edificio, c’è l’obbligo di presentazione del DURC.
Per i lavori privati in edilizia, esso deve essere richiesto dall’impresa stessa, tramite i consulenti del lavoro o il commercialista, che sono i soggetti in possesso dei requisiti per fare la richiesta. Grazie alla legge n.34 del 20 marzo 2014 oggi è possibile chiedere il DURC online e riceverlo presso l’indirizzo di posta certificata aziendale che viene usato per la comunicazione con le Pubbliche Amministrazioni, anziché in formato cartaceo. Normalmente il nuovo DURC viene inviato entro 15 giorni dalla richiesta ed ha una validità di 120 giorni che è riportata sul documento stesso. Per ottenere il DURC è ovviamente necessario che l’impresa abbia provveduto ad eseguire tutti i pagamenti previdenziali mensili.
Il DURC è un documento davvero importante per le imprese edilizie, perché consente loro di accedere a tipologie di lavori diversi. L’esibizione del DURC è inoltre dimostrazione di serietà e conoscenza della normativa italiana. Poiché il documento è soggetto a scadenza quadrimestrale, anche per i lavori in edilizia privata è bene avere sempre una copia aggiornata.