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17 milioni per le imprese che effettueranno la bonifica capannoni in amianto

17 milioni per le imprese che effettueranno la bonifica capannoni in amianto

Sembra che il Decreto per la bonifica capannoni in amianto stia finalmente per entrare in vigore.
Una buona notizia per le numerose imprese che in passato hanno impiegato l’asbesto (altro nome con cui viene chiamato l’amianto) per la copertura delle proprie strutture, una pratica iniziata nei primi anni del Novecento e che ha visto la sua massima diffusione dagli anni Sessanta in poi.
Negli ultimi venti anni, quando le prove della pericolosità dell’amianto furono certe e verificate, il Governo italiano pensò bene di imporre alle aziende di bonificare i propri stabilimenti, ma il costo esagerato di una tale operazione ha fatto sì che la maggior parte delle organizzazioni preferisse andare avanti nell’illegalità, mettendo a rischio la propria salute e quella di tutta la popolazione.

 bonifica capannoni in amianto

In questo modo, il territorio italiano si trova ancora oggi letteralmente invaso da strutture più o meno grandi di amianto: dalle ferrovie alle coperture delle grandi aziende, fino all’utilizzo di fabbricati in amianto a scopo privato.

La buona notizia di questi giorni è che finalmente, almeno per le aziende, qualcosa sembra muoversi dal punto di vista governativo.
Alcune settimane fa, infatti, il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha annunciato che il Testo è pronto e che il Decreto, sottoposto anche all’analisi del Ministero dell’Economia e dell’Agenzia delle Entrate, potrebbe essere presto approvato.

Se tale decreto entrasse in vigore ufficialmente, verrebbe riconosciuto un credito d’imposta del 50% a tutte le imprese che, nel corso del 2016, decideranno di bonificare dall’amianto i propri capannoni.
Le imprese potranno usufruire di una detrazione fiscale a patto che la spesa sia maggiore a 20mila euro, ma non superi i 400mila euro.

Come previsto dall’articolo 17 del D.lgs. 241/1997, il credito di imposta potrà essere utilizzato esclusivamente come compensazione di imposte, contributi dovuti all’INPS ed altre somme a favore dello Stato, delle Regioni e degli Enti Previdenziali.

bonifica amianto

Tale somma dovrà essere indicata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di riconoscimento del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi di imposta successivi nei quali il credito è utilizzato e sarà divisa in 3 quote annuali dello stesso importo: la prima quota annuale sarà utilizzabile a partire a partire dal primo gennaio del periodo di imposta successivo a quello in cui sono stati effettuati gli interventi di bonifica.

È importante ricordare che, in ogni caso, il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito, né dell’Irap.

In ogni caso, il limite di spesa complessivo è di 17 milioni di euro, ossia 5,667 milioni per ciascuno di prossimi 3 anni (2017, 2018 e 2019).

Qualora le aziende volessero usufruire di questa importante opportunità, le domande dovranno essere presentate online, attraverso un’apposita piattaforma informatica predisposta dal Ministero, che sarà disponibile non appena il Decreto verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

 

 

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